venerdì 29 agosto 2008

12 agosto: sulla cima del Monte Vettore

Come mi accade da qualche anno a questa parte, anche questa estate ho passato parte delle mie (sudate) ferie a Castel Sant’Angelo sul Nera, paese situato all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Ne ho approfittato per effettuare qualche giro in mountain bike e alcune escursioni, due delle quali in gruppo, accompagnato da una guida ufficiale del parco.

La prima di queste due escursioni è stata la “conquista” della cima del Monte Vettore (il più alto dei Sibillini) a partire da Colle di Montegallo, che ho effettuato il 12 agosto; la descrizione che potete trovare sul sito delle guide è: “[…] in vetta alla montagna più alta dei Monti Sibillini seguendo un itinerario coinvolgente e segreto, attraversando un versante unico per imponenza, riconoscibile da tutte le Marche”… bello, no? La nostra guida si chiama Fabio, molto bravo, preparato e estremamente simpatico.

Qui accanto potete vedere l’itinerario percorso; è stato veramente un bel giro, siamo partiti alle 8.30 da Colle di Montegallo (1), a quota 1.030, dove siamo tornati poco prima delle 18.00: quasi 8 ore di cammino, escludendo le soste, per un dislivello totale di 1.455 metri (come riporta il mio fedele altimetro).

Il primo tratto, abbastanza agevole, ci porta prima alla chiesa di Santa Maria in Pantano (dove ci fermeremo al ritorno per fare qualche foto) e poi, verso le 9.45, ad una fonte (2), intorno a quota 1.500; qui beviamo abbondantemente (comincia a fare caldo), senza dimenticare di riempire le borracce, visto che è l’ultima sorgente d’acqua che incontreremo nella nostra salita.

Dalla fonte inizia l’ascensione, che si fa via via sempre più ripida, e che ci permette di raggiungere con lo sguardo porzioni sempre maggiori delle Marche (e non solo) verso est: i Monti della Laga, Ascoli, il massiccio del Gran Sasso, fino al Conero e al mare Adriatico! Durante la salita abbiamo anche la fortuna di vedere un’aquila reale sopra di noi, che compie ampi giri, con intorno alcuni gheppi che provano inutilmente a cacciarla dal loro territorio… Che spettacolo!

Camminiamo seguendo la costa della montagna fino a (3), dove con un ampio “zig-zag” saliamo sulla cresta (circa m. 2.300). Da qui il cammino è abbastanza agevole fino alla cima del Monte Vettore (4) (circa m. 2.470), dove arriviamo un po’ prima delle 13.00.

Foto di rito, pranzo al sacco (e, nel mio caso, mangio veramente “un sacco”…), completato da un caffè (corretto al Varnelli) preparato dalla nostra guida, attrezzata con fornello a gas e caffettiera: un bel “valore aggiunto” ad un’escursione già bella di suo.

Intorno alle 14 ripartiamo, ma non torniamo indietro sulla strada dell’andata: prendiamo un sentiero (poco segnato) che prosegue in cresta, passando tra le altre per la cima del Monte Torrone (5). Finita la parte in cresta, poco dopo le 16.00, intorno a quota 1.950, tagliamo per un pratone che ci fa perdere quota molto rapidamente, e andiamo a riprendere il sentiero segnato (6). Intorno alle 16.45 siamo nuovamente alla fontana dove beviamo avidamente (che caldo!); da qui, verso le 17.30 arriviamo alla chiesa di Santa Maria in Pantano (intorno ai 1.200 metri).

Qualche foto di rito alla chiesa (risalente al IX secolo, ma restaurata più volte, e attualmente chiusa) e poi meno di mezz’ora per arrivare a Colle di Montegallo, dove tutti abbiamo lasciato l’auto.

Insomma: una giornata di sole splendente, una gita estremamente panoramica ed appagante (impreziosita dall’avvistamento dell’aquila), una compagnia piacevole e divertente (Fabio in primis)… cosa chiedere di più?

1 commento:

Maurizio ha detto...

Sono appassionato dai Sibillini, ho fatto tante escursioni più o meno faticosa ma non questa. Spero di farla presto perchè è bellissima!