giovedì 13 novembre 2008

Internet e le microonde

No, non intendo scrivere di innovativi sistemi di accesso “wireless” alla rete… voglio solo raccontare un episodio che mi è appena accaduto, e che mi ha portato a qualche riflessione sulla facilità di trovare (specialmente su Internet) notizie del tutto infondate spacciate per vere, da cui si traggono convinzioni del tutto errate.

Qualche giorno fa mia moglie è tornata a casa uno pseudo-giornale che gli avevano venduto (per ben 3 euro!) in un supermercato "biologico"; questa pubblicazione tratta diversi argomenti, dagli OGM all’agricoltura biologica, fino ai rimedi naturali per i malanni di stagione.

Ma quello che ha colpito la nostra attenzione è stato un articolo intitolato “I forni a microonde sono pericolosi per la salute”. Io non sono un medico, un chimico o tantomeno un biologo, ma già ad una prima lettura mi è sembrato un insieme di inverosimili idiozie; ma, principalmente per convincere mia moglie e portarle qualche prova concreta, mi sono deciso a fare qualche indagine su Internet.

Con una semplice ricerca sui siti italiani sull’eventuale dannosità dei forni a microonde, a parte ovvi discorsi sulla pericolosità intrinseca delle microonde stesse (ma i forni attuali sono sicurissimi, se non vengono danneggiati), l’unico articolo che si trova è lo stesso presente sulla rivista, a volte con qualche variante (anche molto estesa) o aggiunta. E lo si ritrova ripetuto centinaia di volte, principalmente in blog, siti di medicina alternativa o simili. Il fatto che sia l’unico risultato che si trova è sospetto, ma non è una prova che sia un’idiozia. Per completezza, ecco il link ad uno dei tanti siti che riportano l’articolo:

http://www.laleva.cc/ambiente/microonde.html

A fatica si trovano un paio di siti italiani che cercano di controbattere in modo razionale e argomentato ai discorsi presenti nell’articolo. Neanche il sito del mitico Paolo Attivissimo si è (ancora?) occupato della questione. Un paio di pezzi interessanti si possono leggere su:

http://ulisse.sissa.it/chiediAUlisse/domanda/2004/Ucau040313d002

http://allarovescia.blogspot.com/2008/04/forno-micro-onde.html

Estendendo la ricerca ai siti in lingua inglese, invece, si riescono a trovare molti più articoli che demoliscono la tesi sulla pericolosità dei forni a microonde. Mi è piaciuto molto l’articolo sulla rivista Skeptic che potete trovare qui, e anche il pezzo che potete leggere qui.

Ma, a parte il fatto che mi sono ancor più convinto che la cottura al microonde è più salutare di ogni altro metodo, a cosa mi è servita questa esperienza?

Sostanzialmente a riflettere su alcune questioni:

  • Su quanto siamo “creduloni” e ci facciamo impressionare da quello che leggiamo: basta che un articolo sia scritto (non importa dove) e infarcito con termini scientifici, riferimenti a eventi più o meno vaghi e “prove” di esperimenti, che a noi pare vero. Se poi l’articolo in questione si scaglia contro la tecnologia accusandola di ogni male… allora deve per forza essere vero!
  • Su quale sia il potere in mano a chi fa informazione, e quanto sia più facile fare il “copia e incolla” da Internet di una “notizia” piuttosto che verificare le fonti e cercare di appurarne la veridicità. E dire che ci vuole così poco per effettuare qualche ricerca…
  • Su quanto sia facile su Internet costruirsi una reputazione del tutto falsa, che quindi può dare credibilità alle proprie affermazioni: ad esempio, il “protagonista” indiscusso dell’articolo incriminato è un sedicente dottor Hans-Urich (o Ulrich) Hertel, che sembra essere un serissimo scienziato perseguitato dal mondo intero, in particolare dal governo svizzero che ha fatto di tutto per metterlo a tacere e nascondere i risultati delle sue ricerche. In realtà si tratta di un agronomo svizzero, fondatore di un’organizzazione chiamata “World Foundation for Natural Science” (vi consiglio il sito per farvi quattro risate) e condannato dalla giustizia svizzera per razzismo e anti-semitismo (“Skeptic” riporta che una sua frase sul popolo ebraico sarebbe: “they have no right to exist”… e ho detto tutto). Ma, più che altro, le sue ricerche sono prive di una qualsiasi validità scientifica e i risultati sono del tutto opinabili (tanto che il professor Blanc, co-autore dell’esperimento sui forni a microonde, ha preso le distanze dalle conclusioni tratte da Hertel che furono pubblicate senza il suo consenso).

Insomma, attenzione a quello che leggiamo (specialmente su Internet, ma non solo), se possibile verifichiamole prima di diffonderle... e forza col forno a microonde!